Nel freddo di un inverno che trascina con sé le fatiche ti tanto studio e lavoro, viene voglia di questo: un'alba che aumenta le proprie magie nell'atmosfera di una città che si risveglia.
Sto trascurando un po' il blog, avrei fiumi di idee da elaborare e scrivere e mi scuso per non averle ancora condivise. Le "feste" hanno travolto la mia vorticosa routine, rendendo complicata anche la sola stesura di un appunto. E l'impellenza di un lavoro da fare soffoca il desiderio del puro godimento critico a favore del dovere.
Mi limito, pertanto, a un pensiero, accompagnandolo con gli auguri per l'anno da poco iniziato: che sia pieno di soddisfazioni e di felicità. E di Arte.
Presto, lo prometto, qualcosa di più lungo.
Ora la parola a Wordsworth e lo sguardo a Monet, con il cuore volto verso di Lei. LONDRA.
Claude Monet, The Thames at Westminster Bridge, 1871, London, National Gallery |
William Wordsworth
Composed upon Westminster Bridge
Earth has not anything to show more fair:
Dull would he be of soul who could pass by
A sight so touching in its majesty:
This City now doth like a garment wear
The beauty of the morning; silent, bare,
Ships, towers, domes, theatres, and temples lie
Open unto the fields, and to the sky;
All bright and glittering in the smokeless air.
Never did sun more beautifully steep
In his first splendour valley, rock, or hill;
Ne’er saw I, never felt, a calm so deep!
The river glideth at his own sweet will:
Dear God! the very houses seem asleep;
And all that mighty heart is lying still!
traduzione
Composta su Westminster Bridge
La terra non ha niente di più bello da mostrare: insensibile sarebbe nell’anima chi passa indifferente a una vista così toccante nella sua maestà: la città adesso, come un abito, indossa la bellezza del mattino; silenziosi, inermi navi, torri, cupole, teatri, e templi stanno aperti ai campi, e al cielo; tutti chiari e splendenti nell’aria tersa. Mai il sole più meravigliosamente ha immerso nel suo primo splendore la valle, la roccia o la collina; mai ho visto, mai ho sentito una calma così profonda! Il fiume scorre piano come gli pare: Dio caro! Le stesse case sembrano addormentate; e tutto quel cuore potente è ancora immobile!